Caso Puzza, Miglio avvisa la BioEcoagrim: “Se non risolve criticità, revocheremo le autorizzazioni”
Il presidente della Provincia, Francesco Miglio, interviene sul caso riguardante le emissioni maleodoranti che nel corso dell'estate hanno tormentato le notti dei cittadini di Foggia e Lucera e si dice pronto a revocare le autorizzazioni rilasciate alla Bioecoagrim nel caso in cui non si dovesse adeguare alle prescrizioni imposte.
"PRONTI A CHIUDERE". Miglio chiarisce che la linea politica della Provincia sul caso della Bioecoagrim “è quella espressa dal Consigliere Delegato all’Ambiente, nonché sindaco di Lucera, Antonio Tutolo” e precisa pertanto che “se la Bioecoagrim non si adegua alle prescrizioni imposte e non risolve i problemi circa le emissioni odorigene che abbassano la qualità della vita di decine di migliaia di cittadini, le saranno sospese o revocate le autorizzazioni".
LA PRECEDENTE DIFFIDA. La presa di posizione fa seguito alla diffida che da Palazzo Dogana era già partita lo scorso 15 maggio nei confronti dell’azienda di compostaggio con sede in contrada Ripatetta per il cui stabilimento l'Arpa, in una relazione dello scorso dicembre, aveva accertato "il contributo sostanziale alla formazione
dei livelli di odore al suolo nell’abitato di Lucera" e "il nesso causa-effetto tra le emissioni odorigene dello
stabilimento e le segnalazioni di molestie olfattive, giunte dai
residenti del comune di Foggia". La diffida stabiliva in 30 giorni il termine entro cui l'azienda avrebbe dovuto conformarsi ma in tutta risposta la Bioecoagrim aveva annunciato di autosospendere la produzione. Ora un altro tassello: l'avviso di un'eventuale sospensione o revoca delle autorizzazioni.
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