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L’ESPERIENZA DA ALLENATORE. “Con lui sono cresciuto tanto nelle conoscenze” ha rivelato Marchionni, elogiando il mister toscano. “Devo aggiungere però che ho imparato molto, soprattutto sotto l’aspetto comportamentale, da Prandelli con il quale ho giocato”. Il neoallenatore rossonero arriva in punta di piedi, ben conscio dei problemi sorti con i suoi predecessori Eziolino Capuano e Vincenzo Maiuri. È desideroso, tuttavia, di stupire all’esordio: “Ci metterò la faccia quando le cose andranno male mentre le vittorie saranno solo dei ragazzi. In campo loro dovranno sentirsi protetti. Ho una grossa passione per il lavoro da allenatore, feci l’esame per il primo patentino quando ancora giocavo”.
LA CONTINUITA’. Intanto la risposta arriverà subito sul campo (domenica 11 alle 17,30 Foggia-Potenza). “Partiremo dal lavoro fatto da altri” ragiona Marchionni. “Ma è giusto non stravolgere nulla, pian piano cercheremo di aggiungere qualche concetto che ogni allenatore desidera sia applicato. La squadra comunque è competitiva, adesso dipenderà da me.
IL GIOCO. Si partirà insomma verosimilmente dal 3-5-2 sebbene il modulo non è una fissa per Marchionni: “Dipende tutto dai calciatori che hai” dichiara. “Il gioco deve plasmarsi ai calciatori, non il contrario. Di base comunque a me piace un calcio propositivo che porti a essere sempre vicini alla porta avversaria. Speriamo domani di partire con una vittoria. Aiutano a crescere e a trovare consapevolezza della propria forza”.
Calcio Foggia, il neo allenatore è Marchionni: “Sono cresciuto con Baldini e ho imparato tanto da Prandelli”
Marco Marchionni, con un passato prestigioso da calciatore di serie A, è il nuovo allenatore del Foggia. Per l’ex centrocampista, tra l’altro di Juventus e Fiorentina, si tratta di un esordio sulla panchina da allenatore avendo alle spalle solo l’esperienza da secondo, alla Carrarese, con Silvio Baldini.
L’ESPERIENZA DA ALLENATORE. “Con lui sono cresciuto tanto nelle conoscenze” ha rivelato Marchionni, elogiando il mister toscano. “Devo aggiungere però che ho imparato molto, soprattutto sotto l’aspetto comportamentale, da Prandelli con il quale ho giocato”. Il neoallenatore rossonero arriva in punta di piedi, ben conscio dei problemi sorti con i suoi predecessori Eziolino Capuano e Vincenzo Maiuri. È desideroso, tuttavia, di stupire all’esordio: “Ci metterò la faccia quando le cose andranno male mentre le vittorie saranno solo dei ragazzi. In campo loro dovranno sentirsi protetti. Ho una grossa passione per il lavoro da allenatore, feci l’esame per il primo patentino quando ancora giocavo”.
LA CONTINUITA’. Intanto la risposta arriverà subito sul campo (domenica 11 alle 17,30 Foggia-Potenza). “Partiremo dal lavoro fatto da altri” ragiona Marchionni. “Ma è giusto non stravolgere nulla, pian piano cercheremo di aggiungere qualche concetto che ogni allenatore desidera sia applicato. La squadra comunque è competitiva, adesso dipenderà da me.
IL GIOCO. Si partirà insomma verosimilmente dal 3-5-2 sebbene il modulo non è una fissa per Marchionni: “Dipende tutto dai calciatori che hai” dichiara. “Il gioco deve plasmarsi ai calciatori, non il contrario. Di base comunque a me piace un calcio propositivo che porti a essere sempre vicini alla porta avversaria. Speriamo domani di partire con una vittoria. Aiutano a crescere e a trovare consapevolezza della propria forza”.
di Michele Gramazio
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