Dalla “lingua geniale” al viaggio, quando l’Antichità è attuale: la scrittrice Andrea Marcolongo
Lunedì 7 maggio, per i 150 anni del Lanza e alla Ubik
È l’ospite di rilievo della giornata di incontri culturali del Liceo classico V. Lanza, in occasione del ricco programma di interventi per il convegno sui 150 anni del prestigioso istituto foggiano, con avvio alle ore 9.30. Ma è anche la protagonista della serata in libreria, alla Ubik, per un appuntamento più informale e a stretto contatto con i lettori. Lunedì 7 maggio, Andrea Marcolongo torna nella città di Foggia con il suo nuovo libro, “La misura eroica” (Mondadori, 2018), a un anno di distanza dal caso editoriale edito da Laterza, “La lingua geniale”, diventato un vero e proprio best-seller della saggistica italiana ed estera, tradotto in 17 lingue e forte di oltre 100mila copie vendute solo in Italia.
GLI ALTRI OSPITI DEL LICEO. “C’è ancora posto per il passato nel nostro futuro? Perché la paura deve essere necessariamente un sentimento di cui vergognarsi? Perché non ci siamo mai sentiti così soli nella storia dell’umanità? Perché ogni giorno tutti noi – umani e contemporanei Argonauti – navighiamo attraverso i mari per diventare diversi da come eravamo quando abbiamo lasciato la riva?”. Sono solo alcuni degli interrogativi che animano il brillante saggio della giovane e affermata intellettuale che, nella mattinata di lunedì, sarà di scena al Lanza intorno alle ore 10.30, per poi incontrare il pubblico della Ubik alle ore 19. Inoltre, nel corso della giornata, oltre ad Andrea Marcolongo, saranno protagonisti del convegno per i 150 anni anche i seguenti ospiti: Saverio Russo e Giovanni Cipriani ( Università degli Studi di Foggia), la scrittrice Pulsatilla, la docente Anna Maria Belardinelli (Università ‘La Sapienza’ di Roma) e Michele Napolitano (Università di Cassino e del Lazio meridionale).
IL LIBRO DI ANDREA MARCOLONGO. Quella narrata da Apollonio Rodio nelle Argonautiche, e magnificamente ripresa da Andrea Marcolongo in queste pagine, è la storia universale e sempre attuale del delicato passaggio all’età adulta di un ragazzo e una ragazza, che trovano la «misura eroica» attraverso il viaggio e l’amore. Ed è il racconto della difficile arte di partire, abbandonando la terraferma e varcando quel confine che siamo chiamati a superare ogni volta che qualcosa di potente ci accade e ci cambia per sempre. “Per diventare grandi, non importa quanti anni si abbiano”. Poiché, però, prendere il mare significa esporsi al pericolo di naufragare, ai versi del capolavoro della poesia ellenistica l’autrice affianca, in una sorta di controcanto, la prosa disadorna ma pregnante di “How to Abandon Ship”. “Come abbandonare una nave”, un manuale inglese del 1942 che qui, a dispetto del titolo, non rappresenta un manuale di fuga, ma un compendio di strategie per resistere e superare i naufragi della vita.
L’AUTRICE. Andrea Marcolongo ha 31 anni, si è laureata in Lettere Antiche all’Università degli Studi di Milano. Vive in Bosnia Erzegovina, a Sarajevo. Il suo libro d’esordio dedicato all’amore per il greco, “La lingua geniale”, con oltre 100.000 copie vendute solo in Italia, è diventato un caso editoriale tradotto in 17 paesi. Scrive di libri e di cultura per «La Stampa» e «D di Repubblica».
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