Criminalità, la ricetta di Alfano per Foggia: “Rinforzi e telecamere, lo Stato non abbandonerà chi denuncia”
Il ministro al vertice per la sicurezza
L’unica esternazione politica se l’è concessa rispondendo a una domanda sul leader di Forza Italia, costretto ad annullare la visita a Foggia: “Se il presidente Berlusconi non potrà essere qui per motivi di salute, gli auguriamo le migliori cose e una prontissima guarigione". Per il resto, nessun commento “elettorale” per Angelino Alfano, arrivato a Foggia esclusivamente in veste di ministro dell’Interno, per il vertice di sicurezza in Prefettura, insieme con il sottosegretario Ivan Scalfarotto.
I RINFORZI. Durante la riunione, Alfano ha deciso (e annunciato) che invierà "rinforzi alla questura di Foggia del nostro reparto di prevenzione crimini e manderemo dei rinforzi per accentuare l'aspetto della prevenzione". Il responsabile del Viminale ha sottolineato inoltre che il procuratore della Repubblica di Bari, Giuseppe Volpe, capo della Dda, "ha destinato alla provincia di Foggia, la metà dei sostituti della Direzione distrettuale antimafia", composta da sei magistrati.
I CLAN. ''In Capitanata prestano servizio - ha detto Alfano - complessivamente 2061 unità delle forze di polizia, 667 della polizia di Stato, 929 dell'Arma dei carabinieri e 475 della Gdf e, nel solo capoluogo, sono in servizio 828 unità". A fronte di questi dati, il ministro ha spiegato che a Foggia e in Provincia "sono censiti 28 clan criminali e si parla, secondo le informazioni che possiamo rendere note, di oltre 900 affiliati".
LE TELECAMERE. Non solo numeri, però. "Un altro elemento che mi sembra molto importante - ha rilevato Alfano - è l'aspetto del collegamento della presenza delle videocamere e la capacità di individuare estorsori e rapinatori. L'80% di loro viene individuato con l'aiuto delle telecamere, ecco perché abbiamo deciso di costituire una task force mista tra prefettura di Foggia e Viminale per la presentazione rapida di progetti di video sorveglianza nell'ambito del Pon Legalità entro giugno e noi aiuteremo i Comuni che porranno alla nostra attenzione le domande per la videosorveglianza''.
I REATI. "Arrivato a Roma - ha ribadito Alfano - organizzerò un incontro con i vertici delle forze di polizia perché, anche dalle discussioni avute oggi, riteniamo opportuno rafforzare, anche dal punto di vista della presenza dei reparti speciali, le singole forze di polizia qui a Foggia, rafforzare la presenza anche di quelle a maggiore e ad altissima specializzazione. La nostra strategia prevede anche l'utilizzo della strategia di georeferenziazione dei reati, meccanismo informatico che si fonda sulla statistica e che consente di individuare strada per strada, il tipo di reati che vengono commessi nei vari quartieri o nelle strade".
IL RACKET. Poi, ovviamente, è stato affrontato il problema delle estorsioni. "I commercianti, gli imprenditori sappiano - ha detto Alfano - che noi non siamo intenzionati a mollare la presa sull'attività di repressione, che noi siamo convinti che alla fine questi criminali la pagheranno fino in fondo. Lo Stato è accanto a chi denuncia e siamo qui a fare un grandissimo appello per dire che chiunque denunci il suo estorsore, troverà lo Stato al suo fianco, verrà protetto e difeso dalle ritorsioni e protetto anche nell' anonimato della denuncia. Questo a noi sembra un punto essenziale".
FOGGIA NON È ORFANA. “Si è trattato di una riunione all’insegna della concretezza – ha commentato il sottosegretario Scalfarotto, che si era esposto personalmente sollecitando la visita del ministro - e Alfano ha preso decisioni operative e di immediata attuazione, ed è stata stabilita un’agenda per il monitoraggio dell’attuazione della strategia concordata. Sottolineo positivamente - aggiunge - la piena unità d’azione dei diversi livelli istituzionali: siamo uniti, anche in un momento elettorale, al di là delle diverse appartenenze politiche. A testimonianza del fatto che Foggia non è orfana, ma riceve attenzione ed ha voce ai massimi livelli dell’apparato statale e di governo”.
Perché avete eliminato il NIA (Nucleo Investigazioni Antiracket), nato per segnalare anche in forma anonima fatti estorsivi?
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