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Giovanni Veronesi presidente del Foggia film festival. Un anno fa disse: “E' la città più brutta d’Italia”

Un anno fa fece il Moravia e diede alla nostra città la palma di città più brutta d’Italia. Ora, arriva qui per presiedere il “Foggia film festival”, in programma dal 14 al 21 novembre nell’auditorium Santa Chiara e nel teatro Giordano. È destinata a far discutere la nomina, appena ufficializzata, del regista Giovanni Veronesi a presidente del FFF, in sostituzione - dopo tre anni – di Sergio Rubini.

LA CARRIERA. Regista e sceneggiatore di pellicole come Per amore, solo per amore, Silenzio... si nasce, Il barbiere di Rio, Viola bacia tutti, Il mio West, Streghe verso nord, Che ne sarà di noi, Manuale d'amore, Veronesi terrà un incontro - dibattito con il pubblico che assisterà alla proiezione del suo ultimo film e una Lezione di cinema a beneficio di studenti e insegnanti. Un gradito ritorno a Foggia – spiegano dal Foggia film festival - per l’artista toscano che dal 2005 al 2010 ha collaborato a numerosi progetti di formazione cinematografica, con l’Associazione promotrice della kermesse diretta da Pino Bruno.

IL COMMENTO E I SOCIAL. Peccato, però, che un anno fa Veronesi legò il suo nome a quello di Foggia alimentando una polemica riguardante la bellezza, o meglio, la bruttezza, a suo giudizio, della nostra città. “Potenza è la città più brutta d’Italia, quasi come Foggia, forse peggio”, disse a Matera, ospite della rassegna Cinemadamare. Forse peggio: come a dire, la più brutta resta sempre Foggia, per ora, ex aequo. E, incurante delle polemiche, Veronesi continuò a replicare il messaggio e anche a stuzzicare sui social chi lo invitava a ricredersi. Ora, però, il Foggia film festival gli apre le porte, consegnandogli le chiavi di una delle principali rassegne cinematografiche del territorio.

MISTERO O SFIDA. Rubini “ha conferito al festival rilevanza nazionale e internazionale”, si legge nella nota che accompagna l’annuncio di Veronesi presidente. Come possa essere testimonial positivo del territorio l’autore di un commento così negativo sulla nostra città resta un mistero. O forse, una sfida.

di Redazione 


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