I braccianti agricoli, impegnati in questo periodo nella raccolta del pomodoro nei campi foggiani, mercoledì 8 agosto incroceranno le braccia per una giornata intera in segno di protesta dopo gli incidenti stradali verificatisi nel Foggiano nei quali hanno perso la vita sedici loro colleghi. Lo sciopero sarà accompagnato da un marcia che prenderà il via alle 8 del mattino da Torretta Antonacci (ex ghetto di Rignano), nel comune di San Severo, e si concluderà davanti alla prefettura di Foggia.
I BERRETTI ROSSI. Ad annunciarlo sul suo profilo facebook è Aboubakar Soumahoro, dirigente sindacale Usb divenuto noto per aver guidato la rivolta dei braccianti dopo l'uccisione di Soumayla Sacko, avvenuta per futili motivi lo scorso giugno in Calabria. Sarà “una marcia per la dignità - ha precisato il leader sindacale - per dare voce ai senza voce e sostegno alla lotta dei braccianti per la dignità e la giustizia sociale”; la marcia “dei berretti rossi, come i cappellini che i braccianti morti indossavano nei campi per proteggersi dal sole mentre si spaccavano la schiena per raccogliere pomodori alla vergognosa paga di un euro al quintale”.
IN MEMORIA DELLE VITE SPEZZATE. La decisione di proclamare lo sciopero e di organizzare la manifestazione era inizialmente nata al termine di un incontro tra centinaia di braccianti avvenuto domenica sera, alla presenza dell'Usb, nell'ex ghetto di Rignano e doveva essere dedicata alla memoria di Amadou Balde, Aladjie Ceesay, Moussa Kande e Ali Dembele, i
quattro braccianti morti sabato scorso a causa di un infortunio in itinere mentre tornavano dai campi. Dopo la nuova tragedia verificatasi nel pomeriggio nei pressi di Lesina in cui hanno perso la vita
altri dodici braccianti, la marcia acquista nuovo significato ed è stata confermata sui profili social.
GLI ALTRI SINDACATI. Intanto anche i sindacati Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil di Foggia scenderanno in piazza, sempre mercoledì 8 agosto, con un corteo che partirà alle 18,30 dal piazzale della Stazione e proseguirà fino a piazza Cesare Battisti, dinanzi al teatro Giordano dove si terranno gli interventi a chiusura della manifestazione. Al corteo hanno aderito numerose associazioni di Capitanata tra cui Arci, Acli e Libera.