Stampa questa pagina

Assetto da guerra a Borgo Mezzanone, sequestrati tre immobili alla Pista del Cara

La procura: “Coniugare accoglienza migranti con rispetto dignità e legalità”

Sono circa duecento gli uomini delle forze dell'ordine, impiegati nella mattinata di oggi nell'esecuzione di un provvedimento di sequestro, disposto dal Gip del Tribunale di Foggia, di alcuni immobili abusivi, utilizzati per attività illecite all'interno della cosiddetta 'Pista', la baraccopoli di Borgo Mezzanone che è sorta affianco al Cara. Sul posto polizia, carabinieri, guardia di finanza supportati anche dall'esercito.

LO SGOMBERO. Le baracche colpite dal provvedimento sono state sgomberate e demolite anche con l'utilizzo di ruspe militari. Gli immobili individuati sono quelle dove veniva svolta attività di prostituzione oltre a una costruzione utilizzata per l'attività abusiva di meccanico. Lo sgombero, nonostante le preoccupazioni che hanno portato all'impiego di numerosi uomini e mezzi e al coinvolgimento di Prefettura, Vigili del Fuoco, personale 118, Arpa e Regione, si è svolto con toni cordiali anche grazie alla mediazione delle associazioni che operano all'interno della Pista (continua a leggere sotto).
Contenuto sponsorizzato

L'OPERAZIONE. L'operazione è nata dopo i due incendi verificatisi il 30 ottobre e il 1° novembre scorso che causarono la morte di un cittadino gambiano. Il provvedimento del Gip contesta il reato di occupazione abusiva di terreni pubblici, di furto di energia elettrica e violazioni in materia di ambiente e salute pubblica mentre sono tuttora in corso indagini per l'accertamento di ipotesi di reato più gravi. Il nome dell'operazione “Law and Humanity” (Legge e Umanità) – spiegano dalla procura – intende “esprimere il convincimento sulla possibilità e doverosità di coniugare l'accoglienza dei migranti con il rispetto della legalità e della dignità umana”.

LA PISTA. Il timore di problemi di ordine pubblico è legato alla situazione complessa esistente nella baraccopoli creatasi sulla pista dell'ex aeroporto. Si tratta di un'area di 165 ettari di proprietà dell'Aeronautica militare ma in fase di passaggio all'Agenzia del Demanio che è collocata tra i territori di Foggia e Manfredonia, all'interno della quale vivono circa duemila persone in condizioni di assoluta precarietà. Nel tempo, l'insediamento abusivo è divenuto terreno fertile per fenomeni criminosi come la prostituzione gestita da organizzazioni criminali, lo spaccio di sostanze stupefacenti, lo sfruttamento del lavoro. La procura, nel provvedimento, ha tenuto conto della circostanza che l'area soddisfa, anche se con modalità illecite e pericolose, l'esigenza abitativa di soggetti per i quali allo stato non si intravedono alternative, motivo per cui l'operazione di oggi ha assunto il carattere della gradualità contemperando i diversi interessi in gioco.

di Michele Gramazio


 COMMENTI
  •  reload