Anche il 9 agosto, l'ultima scadenza che l'ex sindaco Gianni Mongelli indicò, in occasione della presentazione del direttore artistico Michele Placido, quale data di apertura del Teatro Giordano, non sarà rispettata. E trattasi dell'ultima di una quantità ormai infinita di rinvii sull'apertura del teatro comunale di Foggia, a partire da qualche anno a questa parte. Una situazione che lascia increduli persino più che assistere ad uno spettacolo del grottesco.
Chiuso fino a data da destinarsi. Quanto meno i foggiani possono mettersi l’animo in pace. Il Teatro Giordano non riaprirà né il 9 agosto né in un altro giorno ben definito. E a questo punto si potrebbe dubitare anche dell'avvio della stagione teatrale a ottobre, così come era stato annunciato in quello stesso incontro di maggio quando venne presentato Michele Placido alla città e l'amministrazione lanciò l'ultima data ufficiale di riapertura del teatro assicurandola al 9 agosto.
A margine della conferenza stampa di presentazione del Foggia Teatro Festival il sindaco Landella, infatti, non illude nessuno: “A differenza di chi mi ha preceduto, non intendo fare promesse che poi non possono essere mantenute. Il Teatro sarà inaugurato quando sarà realmente aperto."
Il Teatro Giordano, dunque, resterà chiuso non si sa ancora per quanto tempo. Tra le motivazioni alla base dello scetticismo di Landella i contenziosi legali tuttora in atto tra l'amministrazione comunale e alcune delle ex-imprese esecutrici dei lavori di ripristino del teatro, che a dire del sindaco potrebbe influire sui tempi di ultimazione dei lavori.
Landella, dunque, non si sbilancia e in ogni caso addebita quest'ulteriore imperdonabile ritardo sull'affaire Giordano a "un'eredità pesante che ci è stata lasciata". Ogni riferimento all'ex sindaco Mongelli non è puramente casuale.
Anche il 9 agosto, l'ultima scadenza che l'ex sindaco Gianni Mongelli indicò, in occasione della presentazione del direttore artistico Michele Placido, quale data di apertura del Teatro Giordano, non sarà rispettata.
E questa è dunque solo l'ultima di una quantità ormai infinita di rinvii sull'apertura del teatro comunale di Foggia, a partire da qualche anno a questa parte. Una situazione che lascia increduli persino di più che assistere ad uno spettacolo del grottesco.
CHIUSO FINO A DATA DA DESTINARSI. Chiuso fino a data da destinarsi. Quanto meno i foggiani possono mettersi l’animo in pace. Il Teatro Giordano non riaprirà né il 9 agosto né in un altro giorno ben definito. E' quanto si evince dalle scarne e severe parole proferite questa mattina dal sindaco Landella in merito alla questione.
"SUL GIORDANO NON FACCIO PROMESSE CHE NON POSSO MANTENERE". A margine della conferenza stampa di presentazione del Foggia Teatro Festival il sindaco Landella, infatti, stuzzicato da Foggia Citta' Aperta sul Giordano, non illude nessuno: “A differenza di chi mi ha preceduto, non intendo fare promesse che poi non possono essere mantenute. Il Teatro sarà inaugurato quando sarà realmente aperto". Il Teatro Giordano, dunque, resterà chiuso non si sa ancora per quanto tempo.
STAGIONE SALVA? E a questo punto, senza una data di riapertura certa, è lecito pensare di tutto, persino dubitare dell'avvio della stagione teatrale a ottobre, così come era stato annunciato in quello stesso incontro di inizio giugno, in una sala Fedora tirata a lucido, quando venne presentato Michele Placido alla città e l'ex amministrazione lanciò l'ultima data ufficiale di riapertura del teatro
assicurandola al 9 agosto. Occasione in cui, in quella che sembrava una simbolica successione al governo della città nel segno di un atto condiviso, aveva voluto presenziare anche il neo-sindaco Landella, sorridente e prodigo di apprezzamenti per la scelta dell'amministrazione Mongelli su Michele Placido nuovo direttore artistico del Giordano.
LO SCETTICISMO DI LANDELLA. Ma ad oggi il teatro, quando mancano due giorni alla fatidica riapertura del 9 agosto, non è ancora pronto e non si capisce bene perché, probabilmente ancora ritardi nella fase di ultimazione dei lavori. La sua riapertura verrà rinviata e il sindaco non sa dire a quando, si tiene cauto sui proclami, come fa notare. Tra le motivazioni alla base dello scetticismo di Landella anche i contenziosi legali tuttora in atto tra il Comune di Foggia ed ex-imprese esecutrici dei lavori di ripristino del teatro, contenziosi che a dire del sindaco potrebbero ancora influire sui tempi di consegna della struttura.
"UN'EREDITA' PESANTE CHE CI E' STATA LASCIATA". Landella, dunque, non si sbilancia e in ogni caso addebita quest'ulteriore imperdonabile ritardo sull'"affaire" Giordano a "un'eredità pesante che ci è stata lasciata". Ogni riferimento all'ex amministrazione Mongelli non è puramente casuale.
Ma ora, al di là delle beghe legali da milioni di euro, che pure daranno le loro grane, il compito della nuova ammninistrazione (adesso che in quanto a lavori di ripristino della struttura si è davvero ad un passo dalla riapertura del più importante tempio culturale cittadino) dovrà essere quello di vigilare sul corretto svolgimento di chiusura dei lavori e cercare di rispettare quanto più possibile i tempi annunciati in quella che a giugno sembrava essere davvero la pre-cerimonia ufficiale del nuovo corso artistico del Giordano, l'annuncio della "volta buona", e che invece, ancora una volta, non lo è stato.